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Wolfgang Hohlbein
I seguaci del vampiro"Dallo Stephen King tedesco l’agghiacciante storia di un serial killer vampiro"
Un serial killer vampiro si aggira per le strade della città. Otto ragazzine di appena tredici anni sono state brutalmente assassinate e i loro corpi gettati nei bidoni della spazzatura. Tutti i delitti hanno un particolare in comune: l’assassino ha succhiato via il sangue alle sue vittime. Il caso è affidato alla giovane e appassionata detective Conny Feist. Proprio lei ha scoperto il primo cadavere, ma ora brancola nel buio. Almeno finché non arriva una misteriosa e-mail firmata da un certo Vlad, che dice di avere per lei preziose informazioni. L’incontro avverrà in una discoteca gotica dove, avvolti in una fitta nebbia, personaggi vestiti di nero, dal volto cadaverico, si muovono al ritmo di una musica cupa e martellante. Da questo momento inizia per Conny una caccia disperata al vampiro. In una lotta senza esclusione di colpi, tra morti dissanguati e cadaveri scomparsi misteriosamente dall’obitorio, lei stessa si scoprirà nella lista nera dell’assassino e allora il confine tra paura e terrore, tra realtà e delirio, tra vittima e carnefice, si rivelerà sempre più labile...
I seguaci del vampiro
di Wolfgang Hohlbein
Newton Compton editore
475 pagine, 12.90 euro
traduzione di S.Sedehi e F.Ciuffi
Commento personale: Libro letto tutto d'un fiato.
La storia mi ha appassionato moltissimo si dalle prime pagine.
C'è da dire che il ritmo narrativo e altri dettagli richiamano alla mente diversi serial che in questi anni vanno "di moda" (CSI, Cold Case...). C'è infatti il team investigativo, le prove scientifiche e quelle inspiegabili con la razionalità, e un killer che sembra avere poteri fuori dall'umano. Costui si fa chiamare "il Vampiro", il quale ha ucciso diverse vittime tutte ragazzine con una certa passione per il dark, il gotico, la wicca.
Altro elemento di mistero è Vlad, l'informatore della detective Feist, che sembra ricalcare alcune peculiarità tipiche dei vampiri "vecchio stampo" (i veri vampiri!): linguaggio e abbigliamento ricercato, quel fascino misterioso.
Hohlbein lavora molto sulla psicologia dei personaggi che risultano tutti ambigui sia quelli positivi sia quelli negativi.
Le parti adrenaliche non mancavo di certo, sono però spezzate da alcuni capitoli un pò noiosetti che vanno a raccontare la storia di contesto, la vita lavorativa della detective. Nel complesso ottimi libro, intrigante grazie alla dimestichezza dell'autore nel raccontare e far quindi entrare interamente nel libro il lettore.
Notizie sull'autoreSPOILER (clicca per visualizzare)Wolfgang Hohlbein scrittore tedesco, che in Germania ha pubblicato circa centocinquanta libri, in Italia è stato pubblicato poco, in pratica alla fine degli anni ’80 Reverdito pubblicò quattro suoi romanzi: Hagen di Tronje, Una epopea Nibelunga, Boraas il Principe delle tenebre, La Danza degli Elfi e il Il Sigillo dei Templari (quest’ultimo recentemente ristampato), poi c’è stato un lungo silenzio interrotto nel 2003 dalla Fabbri con la pubblicazione del ciclo La leggenda di Camelot, una rivisitazione della leggenda di Artù in tre volumi e infine l’Editrice Nord ha pubblicato i primi tre volumi del fantastico ciclo di Le cronache degli Immortali.
Wolfgang Hohlbein è nato nel 1953 a Weimar, in Germania. L'autaore vanta una produzione letteraria estesa ed è ormai uno scrittore di culto nel suo paese dove i suoi romanzi diventano regolarmente bestseller. Narratore versatile, spazia con disinvoltura dall'horror al thriller, dal fantasy al romanzo d'avventura.
Il suo primo “vero” successo lo ottiene nel 1982 con il romanzo Marchenmond, un fantasy vincitore di numerosi premi.
Nella sua carriera ha usato anche molti pseudonimi come: Martin Eisele, Wolfgang Eschenloh, Michael Marks, Angela Bonella, Henry Wolf...
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mmh non saprei dire nemmeno se mi ispira oppure no, però se avrò l'occasione proverò a leggerlo di sicuro! . -
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Ti dico a me l'hanno regalato al compleanno (Agosto xD) e lì per lì la trama non mi convinceva.. poi l'ho ripreso e ho cambiato idea. Non amo i polizieschi (direi per niente) ma la cosa mi ha intrigato e ho continuato a leggerlo senza sosta. . -
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molto buono quello che hai detto perchè ti dirò i polizieschi mi piacciono poco come film e ancora meno come libri... però se mi dici questo quasi quasi lo cerco v.v . -
†Käyra¸.
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Sisi, io ti ripeto i polizieschi per me potrebbero tranquillamente abolirli come libri, ma siccome rispetto i gusti altrui mi tengo lontana dalla volontà di farò un falò xD Comunque questo è quello che è successo a me, mi è piaciuto senza alcun dubbio. Spero valga anche per te come cosa. Male che va hai letto un libro in più e dai appello alla tua prima impressione che ti eri fatta del libro. . -
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esattamente, appena ho i soldi, s'intende XD .
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