Eduard Mörike

Romanticismo

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    Eduard Mörike (Ludwigsburg, 8 settembre 1804 – Stoccarda, 8 giugno 1875) è stato uno scrittore tedesco.
    Tra i più importanti rappresentanti del Biedermeier tedesco fu autore di Lieder e Ballate scrisse "I canti di Peregrina", "Idillio del lago di Costanza", e il romanzo "Il pittore Nolten". Conosciuto soprattutto per il racconto "Mozart in viaggio verso Praga" del 1856.

    Biografia
    Eduard Friderich Mörike nasce l'8 settembre 1804 a Ludwigsburg. Nel 1817 la morte del padre costrinse la famiglia Mörike a trasferisrsi a Stoccarda dove inizia a frequentare la ricca biblioteca dello zio E. F. Georgii. Dal 1818 al 1822 studia a Urach. Nel 1818 conosce Wilhelm Hartlaub con il quale instaura una fedele amicizia, successivamente conosce Wilhelm Waiblinger, il poeta ribelle morto in giovane età a Roma. Intraprende gli studi teologici nel celebre Stift di Tubinga, il collegio dove avevano studiato Hölderlin, Hegel, e Schelling;qui ha i primi contatti con Friederich Theodor Vischer e con David Friederich Strauss. Si unisce in una comunità di carattere religioso insieme a Waiblinger e Ludwig Bauer. Nel 1823 incontra Maria Meyer, la vagabonda misteriosa di cui si innamora, che scomparirà da Tubinga; ad essa sono dedicati i "Canti di Peregrina" (1824)ad essa si inspira inoltre per il personaggio di Elisabeth nel romanzo "Maler Nolten". Nel 1827 muore l'amatissimo fratello August e tale circostanza rimarrà collegata per Mörike alla musica del Don Giovanni di Mozart ascoltato pochi giorni prima durante una rappresentazione allo Hoftheater di Stoccarda. Da questo momento in poi Mörike eviterà in maniera angosciosa l'opera di Mozart. Una volta tornato a Tubinga trasforma la comunità religiosa con gli amici in un mondo incantato di elfi e fate secondo un'idea alquanto utopica e insolita, dando ad essa il nome di Orplid.

    Nel 1826 conclude gli studi teologici a Tubinga senza però intraprendere il vicariato, si deciderà a diventare Pastore improvvisamente soltanto nel 1829. Dello stesso anno è il fidanzamento con Luise Rau dalla quale si separerà nel 1834. Escono presso l'editore Cotta 20 poesie tra il 1828 e il 1829, mentre presso l'editore Schweizerbart viene pubblicato nel 1832 il romanzo Maler Nolten ("Il pittore Nolten").

    Dopo la separazione con Luise Rau vive insieme alla sorella Klärchen nella cittadina di Cleversulzbach, nei pressi di Heilbronn, di cui è pastore. Tuttavia si occupa in questi anni più di poesia che del servizio pastorale, tanto che nel 1843 ottiene di potersi ritirare a vita privata. Ha frequenti contatti epistolari con Hermann Kurz, con i quale i rapporti si freddano improvvisamente durante i fatti politici del 1848 cui Kurz prese parte attiva. Pubblica nel 1839 la raccolta di racconti Iris comprendente tra le altre le novelle: "Il tesoro", "Lucie Gelmeroth" e "Il contadino e suo figlio".

    Nel 1844 si trasferisce con la sorella a Bad Mergentheim. Nel 1846 esce "L'idillio del lago di Costanza" in cui esalta in esametri classici il paesaggio lacustre. Peregrina da una località all'altra della Svevia in cerca di un'occupazione finché nel 1851 accetta di ricoprire l'incarico di insegnante di letteratura presso il Katharinmenstift di Stoccarda, dove nello stesso anno sposa Margarethe von Speeth, risiedendo sempre con l'inseparabile sorella. Qui l'attività letteraria di Mörike fiorisce sensibilmente: si susseguono rapidamente opere in prosa ("L'omino di Stoccarda", "La mano di Jezerte", e "Mozart in viaggio verso Praga" senza dubbio il suo capolavoro)mentre la sua fama si diffonde per tutta la Germania: Th. Strom gli fa visista a Stoccarda, P. Heyse e E. Geibel hanno rapporti epistolari con lui, gli vengono assegnati riconoscenze e titoli dal re del Wüttemberg e dalla corte bavarese.

    Nel 1867 esce la sua quarta edizione delle poesie arricchita degli ultimi componimenti ("Visita alla Certosa", "Erinna a Saffo", "Immagini di Bebenhausen"). Rimane incompiuta una rielaborazione del Maler Nolten al quale lavora fino alla morte. Trascorre gli ultimi anni (1873-75) a Stoccarda in estrema solitudine.


    Opere
    Gedichte (1838, rivisto nel 1848 e nel 1864). Poesie
    Maler Nolten (1832). Romanzo
    Lucie Gelmeroth (1839). Racconto
    Der Schatz (1835). Romanzo
    Der Bauer und sein Sohn (Märchen, 1839)
    Die Regenbrüder (Opera, di Ignaz Lachner, 1839)
    Idylle vom Bodensee oder Fischer Martin (Sieben Gesänge, 1846).
    Das Stuttgarter Hutzelmännlein (1855)
    Mozart auf der Reise nach Prag (Racconto, 1856)

    Fonte

    Io in un negozio d'antiquariamo molto bello che c'è qui in provincia di Treviso ho trovato il "Gedichte" originale in tedesco con tutte le poesie, ma ovviamente una ristampa del 1900 e qualcosa... pagato una cavolata (50 cent) quando l'ho aperto ho trovato una nota scritta a mano:
    CITAZIONE
    "Corrado"
    5 dic. 73
    "Es tut mir leid"

    che in tedesco significa "mi dispiace"

    adoro queste cose perchè è un libro precedente all'anno della nota, ed è in lingua originale ed è come se nella nota lasciata dal predecessore ci fosse tutta una sotria *-* non so se mi capite.

    per ultimo, vi lascio una delle poesie: "Elfen Lied" il canto degli elfi - che si dice abbia ispirato l'omonimo anime giapponese - scannerizzato dal mio liBBBBro v.v

    15122011200040.th
    traduzione che ho trovato cercando da google
    Di notte, nel villaggio, il guardiano chiama: elfo!
    Un piccolissimo elfo era addormentato nel legno-
    Ancora fino alle undici!-
    e lui pensa quello l’usignolo
    ha dovuto chiamare col nome dalla valle,
    o Silpelit avrebbe spedito per lui.
    Quindi l'elfo si strofina gli occhi,
    viene fuori dalla sua casa a guscio di lumaca,
    ed è come un ubriaco,
    il suo pisolino non era finito;
    e zoppica fin giù, tip tap,
    attraverso il legno di nocciola nella valle,
    scivola dritto dal muro;
    là siede la lucciola, che si accende nella luce.
    “Cosa sono quelle brillanti finestre?
    Ci deve essere un matrimonio lì;
    le piccole persone sono alla festa,
    e scherzano nella sala da ballo.
    Quindi darò solo una sbirciatina!”
    Vergogna! Sbatte la testa su una dura pietra!
    Bene, elfo, ne hai abbastanza, tu?
    Cuculo! Cuculo!
     
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  2. LadyDorian
     
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    mmmm lo avevo già sentito,peccato che non so il tedesco.
    la traduzione che hai postato mi piace abbastanza da cercare qualcos'altro in internet,anche se non ho capito se è l'elfo che sbatte la testa o qualcuno che gli sta facendo sbattere la testa.
     
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    è non è per nulla facile da capire, non saprei
     
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  4. LadyDorian
     
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    in internet ho infatti trovati delle cose interessanti ma dovrei prendere un suo libro di poesie per sapere se mi piace o no.Magari la prossima volta che vado in libreria ci faccio un pensierino.
     
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    mi sa lo devi ordinare... tra l'altro non ho idea se siano ancora in ristampa o.o
     
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4 replies since 15/12/2011, 20:21   97 views
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